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giovedì 4 agosto 2016

The Expanse


The Expanse, è nato sulla carta per poi trovare un posticino anche come serie TV sul canale Sci-Fi. 


La serie Tv è tratta dalla prima parte del primo libro con qualche leggera modifica che anticipa un personaggio di Caliban's War ma è una modifica accettabile. Come capita sempre più di frequente sono partito dalla serie Tv per poi passare al cartaceo, per rimanere ancor più deliziato dalla saga.

The Expanse parte con un background classico con la Terra sovrappopolata, Marte indipendente e scientificamente più avanzato della Terra anche se in costante inferiorità numerica, e la Fascia di Asteroidi soggetto giuridicamente alla Terra ma alla ricerca di una indipendenza dai giochi dei due grandi pianeti. In questo scenario in cui gli equilibri politici sono molto fragili, una ragazza appartenente ad una delle famiglie più ricche del sistema solare scompare misteriosamente vicino alla Fascia e il Detective Miller è incaricato per il suo ritrovamento. Nel mentre un grave incidente sembra far precipitare la situazione: l'astronave Canterbury viene fatta saltare in aria mentre rispondeva ad una richiesta di soccorso e lo sparuto gruppo di sopravvissuti sono scomodi testimoni di fatti a loro incomprensibili. 

Ecco non voglio dire di più. La serie Tv sembra aver usato fino all'ultimo centesimo del budget per ottenere effetti e ambientazioni credibili e il risultato è ottimo, mentre se si è appassionati del genere la storia ti prende subito senza lasciarti tempo di respirare. C'è un sapore nostalgico che ricorda quel periodo d'oro della fantascienza degli anni '70, e l'indagare è il canale portante della trama, e in una situazione complessa come quella descritta prima i colpi di scena non mancheranno. 




I libri li ho trovati godibili a dir poco, ecco non siamo di fronte a Lem o a un Dick ma decisamente più allo spirito di Asimov con un occhio particolare sulla situazione sociale, sullo sviluppo politico e  dell'influenza dei "poteri forti". Dei protagonisti Miller è il personaggio a cui ho voluto particolarmente bene, ma c'è sempre un debole per i depressi, disadattati e leggermente disturbati mentalmente; ecco in realtà sono i fuggitivi della Canterbury ad avere più spazio e risalto soprattutto sul libro dove la figura di Avarsarala viene introdotta dal secondo libro al contrario della serie TV che la introduce subito. 

Mi sono sentito a casa a leggere i libri e a guardare la serie e ringrazio sinceramente Daniel Abraham e Ty Franck per questo viaggio che spero non si concluderà presto!

Perché guardarlo: se amate la fantascienza, e se poi amate la fantascienza anni '70, per i primi è una serie che ti intriga ed è vivamente consigliata, per i secondi siamo sul "Must"!

Perché leggerlo: la definisco lettura leggera, perché le pagine scorrono senza fatica, la storia ti prende e non ti molla. Non troveremo analisi profonde ma sicuramente qualche riflessione la si può fare. Inoltre per la mia personale gioia hanno una tabella di marcia di pubblicazione che mi ha fatto solo gioire che non finirà presto!





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